ACRI
Acri è meta artistica fondamentale
della Calabria, distesa su tre
colli in posizione panoramica sui torrenti Mucone e Chàlamo
ai margini del Parco Nazionale della Sila.
Storia
Il territorio dove sorse Acri
fu frequentato fin dall'Eneolitico (3.500-2.800
a.C.), come dimostrato dai ritrovamenti effettuati alle pendici
del Colle Dogna.
Alcuni identificano la città con l'antica Pandosia,
altri ancora con Acheruntia, città
fondata dai Bruzi.
Memore del suo fiero passato Acri non accettò volentieri
la dominazione di Roma
e si schierò quindi dalla parte di Annibale
durante la Seconda Guerra Punica pagando con l'assedio dei
Romani (203 a.C).
Finalmente pacificata in epoca imperiale,
Acri conobbe un periodo di sviluppo economico agevolato dalla
politica di pace inaugurata da Augusto e proseguita con gli
imperatori successivi.
Dopo la fine di Roma entrò a far parte prima del Regno
di Odoacre (476-493) e poi del Regno Ostrogota
di Teodorico (493-553). Nell'ambito degli scontri della guerra
greco-gotica (535-553) Acri fu nuovamente assediata
da Totila e le sue truppe che la saccheggiarono distruggendola
quasi interamente (542).
I Longobardi la eressero a loro gastaldato
fino all'896 quando venne conquistata dai
Bizantini entrando nei territori dell'Impero
Romano d'Oriente. Più volte assediata, saccheggiata
e conquistata dai Saraceni, Acri dovette
attendere più di un secolo per ritornare ad una situazione
governativa stabile con i Normanni di Roberto
il Guiscardo il quale assegnò la cittadina al conte
Simone Cofone (1074).
In un periodo (XII sec.) caratterizzato da
forti scontri tra i potenti monaci delle abbazie vicine ed
i feudatari normanni, Acri venne fortemente danneggiata da
un terremoto (1185) e solo
con la salita al potere degli Svevi (1194)
tornò a prosperare economicamente grazie al commercio
della seta.
Passata, come tutto il resto d'Italia, sotto gli Angioini (1268), la città ne soffrì la pessima amministrazione
economica. Ciò nonostante Acri rimase fedele ai Francesi
finché nel 1462 venne assediata dagli
Aragonesi i quali, penetrati in città grazie al tradimento di un acrese, si lasciarono andare a devastazione, saccheggio
e omicidi, incendiando anche la Chiesa di
S. Maria Maggiore che aveva accolto donne e bambini. Il comandante
Nicolò Clancioffo fu segato vivo nella pubblica piazza.
La storia si ripetè trent'anni dopo con lo scambio
di parti tra gli stessi attori: gli Aragonesi assediati dai Francesi (1496) di Carlo
VIII i quali distrussero il castello e segarono vivi
i signori di Acri.
Nel 1799 aderì ai moti repubblicani pagando con l'assedio e la distruzione da parte delle truppe
sanfediste 7 anni più tardi (1806).
Il sentimento liberale non venne meno ed Acri partecipò attivamente ai moti carbonari (1820-21),
a quelli risorgimentali (1848) ed a quelli
unitari (1860).
Ad Acri nacquero il Beato Angelo (1669-1738) ed il poeta Vincenzo
Padula (1819-93).
Visita alla città
Tante i luoghi e le mete artistiche
ad Acri. A cominciare dalle sue splendide chiese, che pur
soffrendo dei vari terremoti nei secoli, hanno preservato
molto del loro valore storico ed architettonico.
Da non perdere la visita alla Chiesa di S. Maria Maggiore,
rimaneggiata nel XVIII secolo, che conserva al suo interno
un crocefisso ligneo del '300.
Notevoli anche le cinquecentesche chiese di S. Francesco di
Paola e della Madonna del Rinfresco.
Altre opere d'arte trovano collocazione nel Convento dei Cappuccini
e nella medievale Chiesa del'Annunziata.
Acri conserva ancora i ruderi del Castello
ed è abbellita dalla presenza di palazzi nobiliari,
oggi sede di attività museale come Palazzo
Sanseverino e Palazzo Ferraudo.
Luoghi d'interesse
- Chiesa di S. Maria Maggiore
- Chiesa dell'Annunziata (1269)
- Chiesa di San Nicola Ante Castillum o San Nicola di Mjra
(XI sec.)
- Resti del Castello
- Chiesa della Madonna del Rinfresco (1521)
- Chiesa ed il convento di San Francesco di Paola ('500)
- Basilica del Beato Angelo d'Acri
- Chiesa di Santa Chiara (1724)
- Chiesa e Convento di San Domenico (1524)
- Chiesa e Convento dei Cappuccini (1590)
- Chiesa di S. Francesco di Paola ('500)
- Chiesa di S. Nicola
- Chiesa di S. Caterina
- Palazzo Sanseverino (XVII sec.)
- Palazzo De Simone-Julia
- Palazzo Julia (XV sec.)
- Palazzo Padula
- Palazzo Astorino Giannone
- Palazzo Spezzano
- Palazzo Civitate
- Serra Crista di Acri
- Visita di San Demetrio Corone
- Abbazia di Sambucina
- Lago di Cecíta
- Parco Nazionale della Sila
Musei
- Museo d'Arte Contemporanea,
Palazzo Sanseverino
- Museo Beato Angelo, Convento del Beato Angelo
- Museo della Civiltà Contadina, Palazzo Ferraudo
Eventi
- Sagra della Salsiccia e delle
Polpette in febbraio
- Fiera di San Giuseppe il 19 marzo
- Sagra delle Castagne in ottobre
- Fiera del Beato Angelico alla fine di ottobre
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