PORTOFINO
Incastonata in una insenatura al limite occidentale del Golfo
del Tigullio, Portofino caratterizza questo
tratto di costa ligure dando il suo nome sia al Parco
Regionale sia alla Riserva Marina.
Storia
Per la sua particolarità questo
tratto di costa e la baia di Portofino furono presto sede
di insediamenti durante l'Età del Ferro.
Forse l'origine dell'abitato è da collocare in epoca
preromana se Plinio il Vecchio (I sec. d.C.) lo citò
già con il nome di Portus Delphini
nell’itinerario ligure. Il nome sembra derivi dalla
presenza di delfini nelle sue acque o dalla particolare conformazione
dei rilievi retrostanti la piccola baia.
Con lo stesso toponimo il centro ricomparve nell'’Itinerarium
Maritimum, la parte marittima dell'Itinerarium Antonini
Augusti risalente al III secolo d.C.
Dopo la parentesi documentaria dell'Alto Medioevo Portofino
riapparve nel diploma di Adelaide di Borgogna,
moglie di Ottone I, che ne sanciva il dono all’abbazia
benedettina di San Fruttuoso di Capodimonte (986).
Pisa tentò l'assedio via mare ma fu
fieramente respinta dai cittadini (1072)
che evidentemente non avevano sviluppato solo la vocazione
della pesca.
I crociati, di ritorno da Gerusalemme (1100)
vi dedussero le relique di San Giorgio venerato
già da epoca bizantina (VI sec. ).
I consoli di Rapallo acquistarono dall'abbazia
l'intero borgo per 70 lire genovesi (1175)
e lo ressero fino al 1229 quando passò
alla potenza ormai egemone della Repubblica di Genova.
Nei secoli successivi Portofino fu sempre al centro di forti
scontri e contese tra potenti famiglie della regione. Fu di
Tommaso Campofregoso (1425), ritornò
a Genova cinque anni dopo (1430) grazie all'intervento di
Francesco Spinola, passò per poco
tempo ai Fieschi i quali la occuparono militarmente
(1445) per restituirla successivamente a Genova. Nel 1459
fu la volta di Pietro Fregoso il quale riprese
il borgo alla Repubblica reggendolo fino all'intervento degli
Adorno e dei Fieschi (1513), appoggiati dal
duca di Milano Francesco Sforza e da truppe svizzere. La Repubblica
di Genova riuscì a rientrare in possesso del borgo
sconfiggendo anche l'ammiraglio Andrea Doria,
giunto in aiuto di Filippino Fieschi. Andrea Doria ci riprovò
nel 1527 e, dopo una lunga battaglia contro
le truppe genovesi, riuscì ad impossessarsi di Portofino.
I secoli XVII e XVIII furono
comunque segnati dalla dominazione di Genova, rientrata definitivamente
in possesso del Tigullio.
Nel duro scontro tra Napoleone e le truppe
inglesi Portofino fu teatro di una battaglia che vide gli
Inglesi impadronirsi del Castello di San
Giorgio.
Il Concilio di Vienna la incluse nel Regno di Sardegna
(1815) dove rimase pacificamente fino alla
data dell'unificazione d'Italia (1861).
Da questo momento iniziò la fortuna moderna di Portofino.
Fu soprattutto grazie ad estimatori inglesi e tedeschi di
alto rango (i Von Mumm) che la fama della
località crebbe a dismisura facendone uno dei centri
più rinomati nel panorama mondiale del turismo, nel
quale è conosciuta con l'appellativo di Perla
del Mondo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale i Tedeschi
decisero di far esplodere il borgo. Fu la baronessa Von Numm
ad intercedere ed a salvare Portofino guadagnandosi la gratitudine
degli abitanti e dei turisti moderni.
Visita alla città
Si sconsiglia l'arrivo in auto a Portofino
a meno che non si voglia mettere in conto un parcheggio "salato"
quanto una camera d'albergo.
Accoglie il visitatore il bell'Oratorio della Confraternita
di Nostra Signora dell'Assunta (1300) con bel portale
in ardesia e cristi lignei all'interno. Sorgeva a fianco dell'Ospedale
ora scomparso.
Proseguendo s'arriva alla Piazzetta, affollata
di negozi e ristoranti destinati al turismo. Facendo una passeggiata
lungo il molo è possibile apprezzare una visione d'insieme
della famosa baia di Portofino e le statue
esposte nel parco del Castello Brown, che
domina dall'alto.
Salendo alla Chiesa di San Pietro, edificata
in stile romanico nel 1154 su un precedente tempio longobardo,
si può godere di una notevole veduta panoramica. Da
qui, con una passeggiata, si raggiunge il Faro di
Punta del Capo.
Uscendo da Portofino non dimenticate di visitare la Chiesa
di San Martino (XII sec.), restaurata alla fine del
XIX secolo conserva al suo interno opere pittoriche del '600
e '700.
Tantissime le escursioni naturalistiche possibili da Portofino
grazie alla presenza del Parco Regionale
e della Riserva Marina omonimi. Spicca tra
i gioielli di questa terra il Borgo di San Fruttuoso,
raggiungibile in battello.
Luoghi d'interesse
- Chiesa di San Pietro (XII sec.)
- Chiesa di san Martino (XII sec.)
- Castello di San Giorgio o Brown (1554)
- Faro di Punta del Capo
- Visita al Borgo di S. Fruttuoso
- Riserva Marina di Portofino
- Parco Regionale di Portofino
- Visita di Santa
Margherita Ligure
- Visita di Camogli
- Visita di Rapallo
- Visita di Chiavari
Musei
- Centro Internazionale d Scultura
all'Aperto, Parco del Castello Brown
Eventi
- Festa patronale di san Giorgio il
23 aprile
- Manifestazioni culturali durante tutto il periodo estivo
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