Il borgo come rivela il suo nome fu sempre legato alla presenza dell'acqua che qui sgorgava abbondante nelle fonti di montagna e nei ruscelli che scorrono nelle colline poste tra le valli di S. Antonio e di Contra.
Interaquas, cioè dentro le acque, la chiamarono i monaci dell'Abbazia di San Clemente che nel IX secolo inviarono coloni a sfruttare le sorgenti del luogo per la coltivazione delle terre di proprietà dell'abbazia.

Introdacqua dichiara questa sua vocazione anche attraverso alcuni elementi architettonici in città come la Fontanavecchia (1706).
Da vedere i resti del borgo medievale con l'imponente torre difensiva del XII sec, simbolo assoluto del borgo e Palazzo Trasmondi (XV sec.), sede in passato del potere feudale.
Tra gli edifici religiosi la Chiesa della SS. Annunziata (XII sec.) con campanile romanico, la Chiesa della SS. Trinità (XI sec. rimaneggiata nel XVII sec.) e la chiesa dell'Addolorata che conserva le statue di Cristo Morto e dell'Addolorata, portate in processione il Venerdì Santo di Pasqua.