ALIANO
In un territorio caratterizzato dai calanchi, forme
erosive del paesaggio, su un colle a 500 metri di altezza
sulla valle dell'Agri sorge Aliano,
paese di confino obbligato dello scrittore Carlo Levi in epoca
fascista.
Storia
Nell'area a ridosso del paese
in contrada Cazzaiola è stata rinvenuta una necropoli
ricca di arredi risalenti al VII e VI secolo
a.C.. Aliano certamente era già centro greco
ed etrusco conosciuto e sviluppato nel III secolo
a.C. al tempo della conquista da parte di Roma.
Il suo nome deriva da Praedium Allianum, cioè possedimenti di Allius. Il borgo ricevette impulso allo sviluppo
da parte dei monaci basiliani giunti in Basilicata
nell'VIII secolo per sfuggire alle persecuzioni
iconoclaste operate in Oriente.
Aliano comparve successivamente in
due bolle del 1060 e del 1123
nelle quali si riconosceva al vescovo di Tricarico l'amministrazione
del borgo.
Nel corso del Medioevo fu infeudato a Givano
di Montescaglioso, a Giovanni Bricaldo, consigliere di Carlo
I d'Angiò e ai Sanseverino. Nel 1492 passò ad Eligio della Marra, ai Carafa, ai Gusman ed
infine ai Colonna di Stigliano.
Tra il 1935 ed il 1936 ad Aliano fu confinato lo scrittore
Carlo Levi il quale qui scrisse il suo libro "Cristo si è fermato ad Eboli". All'entrata
del paese si può visitare la Casa Museo Carlo Levi.
Visita alla città
Il paese offre la possibilità
di godere di splendide viste panoramiche sulla valle dell'Agri.
Il borgo, che conserva intatti tratti di antiche mura
ed è impreziosito da case costruite con mattoni crudi,
conserva al suo interno la bella chiesa di San Luigi
Gonzaga (XVI secolo) che custodisce preziose tele
del '500 e '700.
Visitabili inoltre il museo della Civiltà Contadina
e la Casa Museo di Carlo Levi.
Nei pressi di Aliano si può estendere la visita includendo
il Santuario Madonna della Stella.
Luoghi d'interesse
- Chiesa di San Luigi Gonzaga
- Casa Museo Carlo Levi
- Parco Letterario Carlo Levi
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