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CALVERA
All'interno del Parco Nazionale del Pollino
su un versante del Monte Mancino si può fare visita
a Calvera, paese circondato da boschi fitti
e suggestivi.
Storia
Kalaurus
fu il suo primo nome con riferimento alla purezza dell'aria
del luogo su cui sorse il primo nucleo dell'abitato nel X
secolo per opera di alcuni monaci greci basiliani.
Fu prima centro longobardo e poi normanno
nell'XI secolo, secolo in cui già era documentata l'esistenza del Castello. Nel secolo successivo
il feudo fu acquistato ai signori di Chiaromonte
dal monastero di Carbone (1134) per cinquecento
ducati. L'amministrazione del potere rimase nelle mani dei
religiosi fino al XV secolo quando il signore
Ercole I Sanseverino occupò il feudo.
Divenne in epoca medievale un importante centro di produzione
della seta.
I Sanseverino ressero Calvera fino al 1732,
anno della vendita del borgo per debiti al barone di Tursi
Don Giuseppe Donnaperna.
Dopo l'esperienza repubblicana del Regno
di Napoli (1799
e 1806-1815) ed i moti risorgimentali passò nel neonato Regno d'Italia nel 1861
e nel 1875 una frana danneggiò il paese e parte della Chiesa Matrice.
Visita alla città
In paese da visitare certamente alcuni palazzi
nobiliari molto belli ed interessanti dal punto di vista architettonico:
Palazzo Martinese e Palazzo Mazzilli,
entrambi ornati da medaglioni all'esterno.
La Chiesa Madre dedicata alla Madonna del
Carmine ospita interessanti tele del '600.
Da non escludere dalla visita a Calvera
una sosta al Belvedere da cui si può
ammirare il bel paesaggio della valle del Serrapotamo.
Poco fuori di Calvera si può
visitare la cappella di San Gaetano che custodisce
preziose statue lignee.
Attorno a Calvera i boschi Mazzi e Titolo
consentono piacevoli passeggiate naturalistiche.
Luoghi d'interesse
- Chiesa Matrice della Madonna del Carmine
- Chiesa di S. Gaetano
- Palazzo Mazzilli ('700)
- Palazzo De Nigris ('800)
- Palazzo Martinese
- Palazzo Signorile
- Edicole votive
- Cappella di San Gaetano (1701)
- Sorgente sulfurea in contrada Vallina
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