Procedendo dai Campi Flegrei s'incontra il sito archeologico di Cuma. Qui durante l'VIII secolo prima di Cristo arrivarono via mare i greci dalla vicina isola di Pythecusa (Ischia), la prima città della Magna Grecia nella baia di Napoli e nella parte settentrionale del Mar Tirreno.
Cuma fu fondata sulla sommità di una collina affacciata sul mare, dalla quale si domina tutta la costa, e giocò un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura ellenica.

Dopo il collasso dell'Impero Romano fu progressivamente abbandonata per diventare nel Medio Evo un rifugio sicuro per i pirati ed i Saraceni e per questo motivo fu distrutta da un'alleanza di città vicine nel X secolo.

La tradizione riconosce in uno dei tunnel l'Antro della Sibilla dove all'eroe greco Enea fu annunciato un glorioso destino che l'avrebbe portato a fondare la città eterna di Roma.

Le rovine dell'Acropoli meritano una visita se amate l'archeologia e gli scenari selvaggi: ricordiamo qui la Cripta Romana, i templi di Apollo e Giove.