SALERNO
Città principale della
Campania, Salerno sorge sullo splendido
golfo a cui dà il nome.
La sua origine è da collegarsi alle prime comunità
elleniche giunte in Italia nel VIII sec. a.C. in
seguito alle guerre messeniche con Sparta oppure alla presenza
degli Etruschi che avrebbero fondato un centro
col nome di Irna.
La città passò quindi ai Romani
nel 276 a.C. con la vittoria sulla lega dei
popoli italici durante le guerre Sannitiche
e successivamente, a differenza di altre città della
regione, rimase fedele a Roma
durante le guerre puniche garantendosi per
la fedeltà dimostrata molti diritti amministrativi
che le fecero conoscere un periodo di sviluppo. È di
questo periodo la costruzione di un primo castello da parte
di veterani di guerra.
Dopo il crollo dell'Impero Romano e le conseguenti invasioni
barbariche, Salerno
fece parte del Regno Ostrogoto d'Italia e
fu al centro della guerra greco-gotica conbattuta
con Bisanzio (535-553) dopo la quale il territorio passò
in mano bizantina per 14 anni, prima dell'arrivo dei Longobardi
nel 568 che la annetterono al Ducato di Benevento
(646 d.C.).
Sebbene in un primo momento i nuovi regnanti fossero avversati
dalla popolazione fu proprio sotto i Longobardi che Salerno
conobbe un periodo di splendore e sviluppo sia economico che
artistico.
Nell'anno 774 il principe di Benevento Arechi
II decise infatti di trasferire la sua corte a Salerno
e per proteggersi dalla discesa di Carlo Magno
fece costruire delle mura difensive. Di questo
periodo anche la costruzione della sua reggia
e della chiesa di San Pietro a Corte.
Nell'839, in seguito allo scontro interno
tra Radelchi ed il principe ereditario Siconolfo, venne creato
il principato di Salerno,
indipendente da Benevento,
ed affidato al principe con nomina dell'Imperatore Ludovico
II il Germanico. Da questo momento in poi la città
si sviluppò ancora, tanto da essere coniato sulle monete
il detto Opulenta Salernum.
Con l'avvento dei Normanni nell'Italia del
Sud, Salerno dovette cedere all'assedio
di Roberto il Guiscardo di Altavilla (1077)
il quale aveva precedentemente sposato la principessa longobarda
di Salerno Sichelgaita (1058), figlia di Guaimario e sorella
dell'assediato, il principe Gisulfo II.
Con Roberto la città fiorì nuovamente diventando
la capitale del Regno normanno che, dopo
la conquista della Sicilia agli Arabi (1068)
e la conquista di Bari ai Bizantini (1071)
si estendeva su tutto il Sud. In questo periodo vennero costruiti
la nuova reggia, Castel Terracena, ed il Duomo arabo-normanno.
Nel 1127 la capitale del Regno fu spostata a Palermo
e, con l'avvento degli Svevi, Salerno subì
la devastazione per mano dell'imperatore Enrico VI
(1194), figlio di Federico Barbarossa. L'antefatto
fu questo: i salernitani, che non simpatizzavano per la casata
Sveva, sequestrarono Costanza d'Altavilla,
futura sposa dell'Imperatore e madre di Federico II, lo
stupor mundi.
L'antipatia proseguì sotto Federico II
e solo con il figlio Manfredi, il quale fece
ampliamenti del porto, venne cucita la ferita.
Con la caduta degli Svevi e l'arrivo degli Angioini
Salerno fece parte del Regno
di Napoli, nato in seguito all'arrivo degli Aragonesi
in Sicilia (1282) e la conseguente divisione del Regno di
Sicilia.
Con la caduta degli Angioini per mano Aragonese
(Napoli - 1442) la città
fu amministrata dalla casata dei Sanseverino
(XV - XVI secc.) di origine Normanna fino alla rivolta popolare
capeggiata dal pescivendolo Ippolito di Pastina
(1647). Seguirono una peste flagellante e un terribile terremoto
il 5 giugno 1688 che ridussero la città ad un piccolo
villaggio.
La rinascita arrivò con la fine della
dominazione spagnola e la diffusione degli ideali repubblicani
che portarono all'Unità d'Italia (1860)
alla quale i cittadini città parteciparono attivamente
aumentando in numero le file garibaldine.
Durante la Seconda Guerra Mondiale Salerno
fu bombardata dalle forze alleate le quali sbarcarono l'8
settembre 1943 sulle sue spiagge.
In seguito la città ottenne nuovo lustro ospitando
la sede del Governo dal 10 febbraio al 15 luglio 1944 (Badoglio
era primo ministro).
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