ELEA-VELIA
Le rovine archeologiche di
Elea-Velia si trovano sulla Costiera Cilentana,
circa 90 km a sud di Salerno.
La città fu fondata dai Focei, arrivati
in Italia dall'Asia Minore in
seguito alle conquiste persiane (545 a.C.) di Ciro il Grande,
con il nome di Hyele poi trasformato in Elea.
Subito fortificata permise ai suoi abitanti di svilupparsi
grazie al commercio marittimo e alla pesca.
Diede i natali a personaggi illustri quali i filosofi Parmenide,
Zenone, Melisso di Samo e Senofane di Colofone,
che successivamente fondarono la scuola "eleatica"
ed intrecciarono rapporti con Atene e Socrate.
La sua storia antica la vede in scontro con la vicina Paestum
e i popoli dell'interno fino alla sua conquista da parte dei
Romani che le diedero il nome di Velia.
Divenne in seguito sede vescovile ma l'insabbiamento
dei suoi porti, probabilmente dovuto a fenomeni di
bradisismo, e le frequenti invasioni di Saraceni
le fecero conoscere un progressivo declino che determinò
il suo abbandono (VIII sec. d.C.).
La visita di Velia dà sicure emozioni per l'integrità
di alcune parti e per la caratteristica tecnica usata dagli
antichi abitanti. Entrando s'incontrano le mura arcaiche
policrome e due torri quadrate che lasciano spazio
alle abitazioni dove si possono ancora ammirare dei pavimenti
a mosaico.
Nell'area si trovano anche i resti di un teatro
e delle terme romane e di quelle greche e
la bella Porta Rosa, ad arco.
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