CALTANISSETTA
Dall'etimo arabo Qal'à
Nissa, che significa "Castello delle donne",
deriverebbe il nome di Caltanissetta.
Nelle vicinanze esisteva già una località col
nome Nissa, identificata con le rovine del sito archeologico
di Gibil Gab-ib.
Il territorio ed il castello passarono verso il 1087
sotto la dominazione dei Normanni capeggiati
da Ruggero I di Sicilia, i quali stavano
lentamente conquistando la regione agli Arabi.
Il re ne fece un suo feudo privato e fondò il Priorato
di San Giovanni.
Nel '300 Caltanissetta fu al centro dello
scontro tra le famiglie dei Ventimiglia e
dei Chiaramonte mentre nel secolo successivo
(1407) passò alla famiglia Moncada di Paternò
che la resse fino al 1812.
Dopo la partecipazione ai moti rivoluzionari del
1848 la città fu annessa al Regno d'Italia
nel 1860.
Conobbe in seguito uno forte sviluppo economico
dovuto alla capillare presenza dell'industria mineraria
nel territorio.
Da visitare in città il Duomo (1570-1622),
S.Sebastiano e S. Agata (1605), S. Domenico
(XIV) che si trova nel quartiere medievale S. Francesco.
Tra i palazzi si ricorda Palazzo Moncada
(1635) ed il Palazzo Vescovile (XIX).
A Caltanissetta si svolgono ogni anno le celebrazioni legate
alla Settimana Santa, che iniziano Mercoledì
e si protraggono con diverse e colorate processioni fino alla
notte del Venerdì Santo.
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