CATANIA
Città e porto della
Sicilia orientale, Catania si affaccia sul
mar Ionio, alle falde meridionali dell'Etna, allo sbocco della
piana di Catania sul golfo omonimo.
Patria di Vincenzo Bellini, Giovanni Pacini, Giovanni Verga,
Mario Rapisardi, Angelo Musco.
Colonia della Magna Grecia fondata nell’ VIII sec. a.C.
dai Calcidesi, venne poi conquistata dai Romani nel 263 a.C.
Nel corso dei secoli successivi vide alternarsi numerose dominazioni:
la occuparono gli Ostrogoti, i Bizantini, gli Arabi, i Normanni,
gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi, gli Spagnoli e i Borboni:
in tutto questo seguendo in gran parte le sorti storiche dell’intera
regione Sicilia. Più volte colpita dalle eruzioni dell'Etna
(254, 1669, 1819), fu distrutta da terremoti nel 1169 e nel
1693; dopo quest'ultimo fu completamente ricostruita, prevalentemente
con blocchi lavici che danno alle sue architetture monumentali
un aspetto e un colore inimitabili. Incendiata e saccheggiata
nell'aprile 1849 dai borbonici, fu annessa al regno d'Italia
dopo i plebisciti del 1860.
Della città greca esistente fin dall’VIII sec
a.C., assai scarsi sono i resti architettonici; di età
romana invece restano come notevoli testimonianze il teatro,
ricostruito su quello greco risalente forse al V secolo a.C.,
i resti delI’anfiteatro, risalente forse al II secolo
d.C., le terme dell'Indirizzo e la Rotonda (odierna chiesa
di Santa Maria). Di grande interesse anche la vasta necropoli
romana e bizantina presso piazza Stesicoro. Numerose le monete
greche, dovute ai più grandi incisori, quali Eveneto
ed Eraclide, che ci sono pervenute. Nel Museo Comunale di
Catania (ospitato nel medievale Castello Ursino) sono conservate
numerose opere di scultura e di ceramica greche e romane,
che rivestono un grande interesse.
Tra gli edifici medievali si ricordano la Basilichetta (V–VI
sec), San Salvatore (VIII–IX sec), il Duomo ( XI - XII
sec., ricostruito nel XVIII), il castello Ursino (oggi sede
del Museo Comunale) fatto erigere da Federico II (1239-1250)
ma successivamente modificato nel XVI sec.
La città, dopo il terremoto del 1693, fu ricostruita
nel corso del XVIII sec. su progetti del Lanza, del Camastra
e soprattutto del Vaccarini, autore del municipio (1741),
di palazzo Sangiuliano, della bella fontana dell'Elefante
(1736, su ricordo di quella del Bernini a Roma) e delle chiese
di San Giuliano, Santa Chiara e Sant'Agata.
Altri notevoli monumenti sono la chiesa e il convento di San
Nicolò (risalenti al XVI sec. ma ricostruiti nel XVIII)
e il palazzo Biscari.
Nonostante i gravi danni subiti durante l'ultima guerra, la
città ha conservato la fisionomia tardobarocca sia
nelle facciate che in parte dell’assetto urbanistico,
risultando quindi nel suo insieme come uno dei principali
poli artistici della regione.
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