VILLA
ROMANA DEL CASALE
A 6 chilometri da Piazza
Armerina, nella porzione di Sicilia meridionale tra Enna
e Caltagirone, s'incontra
Villa del Casale,
dichiarata "patrimonio dell'umanità" dall'UNESCO
nel 1996.
La Villa, costruita tra il 285 e il 300 d.C.,
s'inseriva nel tragitto compreso tra Catania
ed Agrigento e conobbe
il suo massimo splendore attorno ai secoli IV
e V d.C.
La sua appartenenza all'imperatore Massimiano fu a lungo discussa
ma oggi si propende per un membro molto abbiente dell'aristocrazia
romana.
La villa conobbe poi la discesa dei Goti e dei Vandali che
probabilmente la danneggiarono solo parzialmente come testimonia
il fatto che rimase attiva anche durante le epoche successive:
bizantina, araba e normanna.
Sepolta da un alluvione, dovette attendere i primi scavi ('800)
per tornare parzialmente alla luce ma lo studio approfondito
dei locali e degli affreschi si deve a Gino Vinicio
Gentili (1950).
Famosa in tutto il mondo per la straordinaria bellezza
dei suoi affreschi, Villa Romana del Casale si compone
di grandi ambienti in cui si svolgeva la vita dei fortunati
abitanti: le terme, composte di 10 stanze
alcune delle quali a mosaico con scene raffiguranti
Nereidi, Tritoni (Frigidarium); il peristilio
quadrangolare, a livello più alto con colonne
corinzie e stanze con decorazioni a mosaico che si affacciano
sul lato sinistro; l'ambulacro della grande caccia,
variamente decorato che introduce alla grande sala
absidata con pavimenti decorati. Ed ancora il peristilio
ellittico, con fontane e portici a mosaico dove trovano
spazio altre stanze mosaicate ed infine il triclinium,
con scene raffiguranti Ercole e le sue fatiche.
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