TAVERNA
Situata sulle pendici meridionali della Sila Piccola, Taverna
gode di una bella posizione panoramica sulla Valle dell'Alli.
Storia
Deriva il suo nome dal latinoTaberna
con riferimento alla sua funzione di stazione di ristoro lungo
la via romana che dalla costa saliva alla Sila.
Il centro venne distrutto dai Saraceni (IX
sec.) e ricostruito poco distante. Acquisì
importanza divenendo sede vescovile in seguito
trasferita a Catanzaro per volere di Papa Callisto II (1122).
Nel 1160 fu rifugio di alcuni congiurati
e per questo venne assediata e distrutta dalle truppe normanne
di Re Guglielmo. A quel tempo era già esistente il
Castello, distrutto nell'assedio.
Ricostruita e nuovamente fortificata Taverna passò agli Svevi (1194), agli Angioni
(1269) ed agli Aragonesi (1443). A causa
della rivolta di Antonio Centelles contro Re Alfonso d'Aragona
venne nuovamente assediata subendo la distruzione del Castello.
A partire dal Cinquecento e per tutto il
Seicento Taverna visse un periodo di sviluppo
aiutato da un governo aristocratico illuminato. Si svilupparono
le arti e vennero costruite nuove chiese.
Nel Seicento diede i natali a Mattia Preti
(113-99), pittore tra i maggiori del suo secolo.
Nel '700 il governo aristocratico si aprì alla partecipazione delle classi sociali più
povere, caso raro nel Meridione.
Il terremoto del 1783 distrusse gran parte
del borgo mettendone in ginocchio l'economia.
Nell'800 i suoi abitanti parteciparono attivamente
ai moti carbonari del 1821 ed a quelli risogimentali
del 1848.
In seguito all'Unità d'Italia, peraltro non voluta
dalla maggioranza degli abitanti, Taverna
venne assaltata dai briganti.
Visita alla città
La visita al centro di Taverna
è accompagnata dalla dalla figura di Mattia
Preti e dalle sue opere. Lungo il cordo dedicato
al pittore una Fontana intitolata allo stesso Preti che dialoga
con il Monumento a Mattia Preti nell'adiacente Piazza Giuseppe
Poerio.
Nell'ex Convento Domenicano, oggi sede del Museo Civico,
sono esposte opere d'arte contemporanea e tele di Mattia e
Gregorio Preti, fratello del primo.
Adiacente al Convento sorge la Chiesa di San Domenico,
rifatta in forme barocche in seguito al terremoto del 1662,
ospitava altari del Preti trafugati la notte de 26 febbraio
1970.
La piccola Chiesa di Santa Barbara ad una sola nave alloggia
al suo interno notevoli tele di Gregorio e Mattia Preti tra
le quali spicca una Presentazione al Tempio. Nei
pressi sorge la Chiesa di San Silvestro e,
poco fuori dal centro, la Chiesa di San Martino,
nella quale Mattia Preti fu battezzato.
Vale la pena visitare anche la Chiesa di S. Maria
Maggiore, la più antica a Taverna, e la Chiesa
di S. Maria del Soccorso.
Non distante dal centro attuale è possibile visitare
i resti di Taverna Vecchia (X sec.), abbandonata
dai suoi abitanti nel '400,
Luoghi d'interesse
- Chiesa di Santa Barbara (1427)
- Chiesa di San Domenico
- Chiesa di San Silvestro
- Chiesa di Santa Maria Maggiore (metà del XV sec.)
- Chiesa di San Martino (metà del XV sec.)
- Chiesa di Santa Maria del Soccorso
- Chiesa di San Nicola (metà del XV sec.)
- Chiesa di Santa Caterina (metà del XV sec.)
- Monumento a Mattia Preti
- Fontana Mattia Preti
- Resti della Cinta Muraria
- Resti della Torre di Guardia (1428-1431)
- Resti di Taverna Vecchia
- Parco Nazionale della Sila
- Visita di Albi
- Visita di Zagarise
- Visita di Tiriolo
- Visita di Simeri Crichi
- Visita di Cropani
- Visita di Mesoraca
- Visita di Petilia
Policastro
- Visita di Catanzaro
Musei
- Museo Civico, ex Convento
dei Domenicani
- M.A.C.A.T Museo d'Arte Contemporanea all'Aperto
Eventi
- Nessun Evento segnalato
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