REGGIO
CALABRIA
Reggio Calabria
si chiama ufficialmente Reggio di Calabria, si trova sulla
riva orientale dello stretto di Messina.
Ricostruita dopo i
rovinosi terremoti del 1783 e del 1908, ha aspetto moderno,
a planimetria regolare, con strade rettilinee, che si incrociano
ad angolo retto, a scacchiera.
L'antica Reggio (dal greco Rhegion a sua volta un adattamento
di un toponimo locale) fu fondata intorno al 720 a.C. dai
Calcidesi dell'Eubea, ai quali si aggiunsero, almeno dopo
il 600, gruppi di esuli Messeni. Dopo un periodo di incertezze
politiche Anassila la governò con una forma di tirannide,
instaurata nel 494 a.C. Impadronitosi poco dopo di Zancle,
nella quale trapiantò numerosi esuli Messeni (da qui
il nome di Messana o Messene), e alleatosi a Terillo di Imera,
invocò l'aiuto di Cartagine; ma la sconfitta subita
dai Cartaginesi a Imera (480) lo costrinse a sottomettersi
a Siracusa. Alla sua morte il potere passò ai figli
minorenni, sotto la tutela di Micito (476-467), che, alleatosi
con Taranto, riprese la politica espansionistica verso nord,
ma fu gravemente battuto dagli Iapigi. Alleatasi con Atene
nel 433, durante la guerra archidamica servì come base
agli Ateniesi, ma durante la spedizione di Sicilia si mantenne
neutrale, limitandosi a rifornirli di viveri.
La tradizionale inimicizia con Siracusa portò infine
alla sua distruzione, nel 387 a.C., a opera di Dionigi I.
Venne ricostruita dal successore, Dionigi II, con il nome
di Febea, riuscendo più tardi a riconquistare l'indipendenza,
ma si trovò a dover combattere con la popolazione indigena
dei Bruzi. Contro di loro richiese infine l'aiuto dei Romani
(282), che inviarono un presidio di mercenari campani, i quali
però poco dopo, nel 280, durante la guerra contro Pirro,
s'impadronirono della città che poté essere
liberata solo nel 270. Divenuta quindi fedele alleata di Roma,
nell'89 a.C. venne eretta a municipio e, più tardi,
ricevette da Augusto numerosi coloni conservando peraltro
le sue caratteristiche di città greca. Nel 410 Reggio
fu il punto terminale dell'invasione dei Visigoti di Alarico.
Durante la guerra gotica fu importante fortezza bizantina,
conquistata da Totila nel 549, ripresa stabilmente dal bizantino
Artabano (551). Sotto l'Impero d'Oriente la città conobbe
una notevole prosperità economica e nell' VIII sec.
la sua antica sede episcopale di rito latino venne trasformata
in metropolia (ossia diocesi metropolitana) di rito greco
con dignità e titolo di primate di Calabria per il
suo titolare.
Conquistata dai Longobardi (916- 918) e più volte nel
corso dello stesso secolo dagli Arabi di Sicilia, Reggio cadde
infine (1060) in dominio dei Normanni per mano di Roberto
il Guiscardo e Ruggero d'Altavilla, che la tolsero definitivamente
ai Bizantini. Più tardi Roberto il Guiscardo, duca
di Puglia e Calabria, ottenne da papa Gregorio VII la restituzione
al rito latino della cattedra episcopale reggina (1081).
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