CAMERINO
Camerino
sorge tra le valli del Chienti e del Potenza, sulla sommità
di un colle che domina le aree circostanti.
Fondata dai Camerti in epoca preromana, Camerino
stipulò con Roma
un trattato di alleanza durante le guerre sannitiche per il
predominio sull'Italia Centrale.
A fianco di Roma anche nella seconda guerra punica e negli
anni successivi, fu conferito ai suoi abitanti il privilegio
della cittadinanza romana (101 a.C.). Durante
l'Impero, come per altre città della penisola, Camerino
conobbe un periodo di pace e sviluppo diventando sede vescovile
già nel IV sec. d.C.
Assediata dai Goti, fece parte dell'Impero Bizantino e poi
del Regno Longobardo.
Appartenuta ai conti Mainardi durante il Medioevo,
passò alla Chiesa romana (1077) scontando
la sua fede guelfa negli scontri tra l'Impero Svevo e lo Stato
Pontificio con la distruzione nel 1256 ad
opera delle truppe imperiali di Manfredi, comandate da Percivalle
Doria.
Dopo la caduta dell'Impero Svevo, Camerino fu retta dalla
famiglia dei Da Varano fino al 1502, anno
dell'ascesa dei Borgia, che ressero il potere
fino al 1545, anno in cui la città passò nuovamente
al Papa iniziando a conoscere un periodo di lento declino.
Camerino è scrigno d'arte che sorprende
per la ricchezza del suo centro storico. A cominciare dalle
antiche porte medievali che aprono le mura:
Porta Malatestiana, Porta Caterina Cibo e Porta Boncompagni.
Piazza Cavour concentra i maggiori monumenti della città:
Palazzo Ducale, eretto sotto Giulio Cesare
Da Varano ('400), il rinascimentale Palazzo Arcivescovile
('500) che ospita il Museo Diocesano, ed infine il Duomo,
rifacimento ottocentesco del preesistente edificio romanico
distrutto dal terremoto del 1799.
Altri monumenti che qui citiamo solo brevemente sono il Monastero
di Santa Chiara, la Rocca dei Borgia (1502-1503),
la Chiesa di San Domenico, la Chiesa di Santa Maria
in Via.
A Camerino si tiene ogni anno in maggio la Corsa della
Spada, legata all'antica divisione della città
e del territorio in Terzieri: Muralto, Sossanta e di Mezzo.
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