COPERTINO
A circa 15 Km da Lecce
nella penisola salentina s'incontra Copertino,
città dominata dalla presenza del suo castello medioevale.
Copertino sorse probabilmente grazie
alla riunificazione degli abitanti dei casali
di Casole, Cigliano, Mollone e Cambrò. Questi, dispersi
probabilmente nei secoli precedenti a causa delle invasioni
dei Goti e dei Vandali,
nel 560 d.C. diedero vita al nuovo abitato
che dapprima prese il nome di Cittadella, poi mutato in Conventino,
quindi in Cupertino ed infine in Copertino.
L'origine dell'abitato avvenne quindi in seguito alla guerra
greco-gotica (535-553) che eliminò
il Regno Ostrogoto d'Italia e rese la Puglia
un possedimento bizantino per secoli, soprattutto nella sua
parte meridionale. Il periodo bizantino non vide comunque
Copertino presente nelle cronache storiche e si dovette aspettare
l'arrivo dei Normanni nell'XI secolo quando con Goffredo d'Altavilla,
figlio di Roberto il Guiscardo, si decise di edificare la
Cattedrale (1088) successivamente
dedicata alla Vergine delle Nevi da Manfredi (1235),
figlio di Federico II di Svevia.
Con la caduta degli Svevi per mano degli Angioini
(1266) Copertino
venne affidata prima ai De Pratis, poi ai Brienne
di Lecce che finirono ed
ampliarono il castello svevo, e quindi ai d'Enghien. Copertino
poi passò poi per matrimonio prima agli Orsini e quindi
alla famiglia Chiaromonte la quale volle
nel XV secolo la costruzione della cinta
muraria.
Nel 1498 Copertino
passò agli Aragonesi e venne affidata
ai Castriota Scanderberg, provenienti dall'Albania,
in segno di gratitudine per l'aiuto prestato in battaglia
contro i francesi. Sotto la loro guida Copertino conobbe il
periodo di maggior sviluppo urbanistico: vennero ampliate
e fortificate le mura e venne avviata la costruzione del Monastero
di S. Chiara.
Sotto il loro dominio fu inoltre ampliato il castello
per volere di Alfonso Castriota il quale affidò i lavori
all'architetto Evangelista Menga (1540).
Nel 1557 la città venne acquistata
all'asta da Vittoria D'Oria ed il secolo successivo vide la
progressiva uscita della popolazione dalle mura medioevali.
Nel XVIII secolo Copertino, come molti altri
centri della Puglia, fu colpito
da terremoti e carestie e aggravate inoltre
dal pessimo governo dei Borboni
iniziato nel 1742. Si dovette aspettare la
discesa di Bonaparte in italia nel 1799 e l'esperienza repubblicana
di Napoli (1806-1815) per sentire aria di rinascita che poi
proseguì con i moti carbonari (1820)
e culminò nella caduta dei Borboni per mano di Garibaldi.
Gli abitanti entrarono a far parte del Regno d'Italia
per voto plebiscitario (1860).
Qui nacque San Giuseppe da Copertino, diventato
patrono degli aviatori per la sua rara capacità di
lievitare in aria.
La visita di Copertino può partire dal suo centro dove
si erge maestoso il Castello Normanno-Svevo
poi modificato sia dagli Angioini che dai Castriota.
Tra le chiese, oltre alla già citata Chiesa
Matrice, si possono visitare la chiesa di
Casole (XIII sec.), il complesso dei Domenicani,
il Monastero e la chiesa di S. Chiara.
Tra gli esempi di architettura civile riportiamo i palazzi
Prence, Ventura, Pappi e Capozza
con bel portale.
Poco fuori dell'abitato è possibile visitare i frantoi
ipogei, usati per la lavorazione dell'olive fin dall'epoca
dell'antica Roma.
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