FOGGIA
Capoluogo della provincia
omonima, Foggia si trova nel bel mezzo del
Tavoliere delle Puglie e deriva il suo nome
dal latino fovea, che significa fossa con riferimento
alla conca naturale su cui si trova.
Anche se il territorio di Foggia fu
abitato fin dal Neolitico da popolazioni
dedite all'agricoltura, le origini dell'abitato moderno sono
da collegarsi all'arrivo dei Normanni in
Puglia all'inizio dell'XI
secolo.
In particolare la città sorse nei pressi di una zona
paludosa dove venne ritrovato da alcuni pastori il Sacro
Tavolo della Madonna dei Sette Veli: una tavola raffigurante
la Madonna, forse un tempo presente ad Arpi, emerse dalla
palude dove forse fu nascosta dai monaci per sfuggire alla
distruzione iconoclasta del VII secolo e fu avvolta in sette
veli e portata alla vicina taverna del Gufo.
Il normanno Roberto il Guiscardo diede poi
avvio ad opere di bonifica delle paludi e Guglielmo
il Buono volle che venisse edificata la Cattedrale
(1172-1179) per la venerazione dell'immagine sacra.
L'avvento degli Svevi segnò per Foggia
un passo importante in quanto Federico II
fece costruire nel 1223 un magnifico Palazzo Ducale
(di cui non resta quasi nulla) e le mura
a protezione della città. Mura che avrebbe lui stesso
distrutto pochi anni dopo al ritorno dalla sesta crociata
trovando la città ostile nei suoi confronti.
Agli Svevi successero gli Angioini (XIII
sec.)
Per la sua posizione geografica Foggia
legò il suo destino e la sua fortuna alla transumanza
delle pecore. Durante la dominazione degli Aragonesi
(XV sec.) venne infatti istituita la dogana delle
pecore che imponeva una tassa a tutti i pastori in
arrivo sul Tavoliere delle Puglie.
Durante la guerra che vide contrapposti spagnoli
e francesi all'inizio del Cinquecento, la
città si schierò dalla parte dei primi e per
questo venne assediata e saccheggiata dalle truppe francesi
(1528).
La città subì nel corso dei secoli anche la
distruzione ad opera di eventi sismici (1456,
1534, 1627, 1731).
Con l'arrivo dei Borboni (1734) Foggia conobbe
un periodo di sviluppo economico grazie all'agricoltura e
a partire dall'Ottocento furono disponibili anche quelle terre
un tempo dedite alla pastorizia.
L'eco degli ideali repubblicani francesi,
portati in Italia da Bonaparte
nel 1799, diedero linfa ai valori risorgimentali ai quali
la città aderì partecipando ai moti
rivoluzionari del 1820 e del 1848.
La città passò nel 1861 nel
territorio del Regno d'Italia.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la città
venne bombardata dalle forze alleate e gravemente danneggiata
dal punto di vista urbanistico.
In città tanti i luoghi da visitare a partire dalla
Cattedrale (XII sec. poi restaurata nel XVIII),
alla chiesa delle Croci, ai Tre Archi
di Porta Arpana, all'Arco di Federico II e il Parco
archeologico di Passo di Corvo.
Tra i palazzi segnaliamo Palazzo Dogana e
Palazzo delle Poste. Suggeriamo inoltre una visita alla splendida
Villa Comunale, uno dei giardini più
estesi d'Italia.
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