PUTIGNANO
Famoso per il suo Carnevale
di origini medievali, per i trulli e per le grotte sparse
nel suo territorio, Putignano è un
centro agricolo delle Murge che vanta origini
peucetiche.
I Peuceti furono un gruppo etnico derivato dagli Iapigi
provenienti dall'Illiria i quali, sbarcati in Puglia diedero
origine a tre gruppi: Dauni al nord, Peuceti al centro e Messapi
al sud.
In epoca più recente Putignano
fu dei monaci Benedettini di Monopoli
durante la dominazione normanna, sveva e angioina (1086-1358),
per passare poi dei Cavalieri di Rodi e di Malta che la ressero
fino alla fine della feudalità decretata da Giuseppe
Buonaparte (1806).
Il lungo dominio dei Cavalieri non dovette essere alla fine
molto gradito dai cittadini di Putignano se essi parteciparono
a tutte le manifestazioni rivoluzionarie svoltesi a partire
dal 1799 fino alla data dell'unificazione al Regno
d'Italia (1861).
Il benessere economico arrivò all'inizio del XX
secolo con l'inizio di un processo industriale basato
sulla nascita di fabbriche di cappelli, cappotti, ombrelli
e vestiti e trainato anche dalla costruzione della ferrovia
che collega Bari a Putignano.
In città si possono visitare il convento dei
Carmelitani, che fu edificato alla fine del XVII
secolo sulle rovine del castello federiciano (XIII sec.),
e la Chiesa Matrice dedicata a S.Pietro,
costruita nel 1158 e poi più volte
rimaneggiata nei secoli.
Nella stessa piazza dove sorge la chiesa matrice si erge anche
il Palazzo del Bali', sede per secoli del
governo dei Cavalieri di Malta.
Poco fuori città si possono visitare la Grotta
di Putignano foderata di alabastro rosato e la cripta
di San Michele, un tempo dedicata ad Apollo ed il Castello
Marchione (1730).
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