TRICASE
Situata poco all'interno della
rocciosa costa adriatica salentina, Tricase
è punto di snodo per conoscere i numerosi castelli
che spuntano sul territorio della Puglia
meridionale.
La sua origine è suggerita dal suo nome: Tricase potrebbe
derivare da "tre case" o da "inter casas"
comunque suggerendo l'unione di più casali
per meglio proteggersi dalle incursioni di Saraceni
nel IX e X secolo.
A partire dall'XI secolo Tricase venne amministrata
da un signore locale (Demetrio Micetti) la
cui famiglia resse il borgo fino all'arrivo degli Angiò
(1269) i quali decisero per una amministrazione
congiunta tra Carlo II d'Angiò e Nasone de Galerato
(1270).
Tricase quindi fu dei de Cafalia e
dei de Lavena per poi essere infeudata agli Orsini
Del Balzo dal 21 settembre 1401.
Nel 1480, anno della presa di Otranto da
parte dei Turchi, Tricase venne popolata
di profughi delle campagne e dei centri vicini saccheggiati
dagli invasori, ed essa stessa venne assediata
e parzialmente danneggiata dal fuoco. I Del Balzo ressero
il potere del borgo fino al 1530.
Con la discesa di Carlo VIII in Italia (1494), iniziò
un periodo di scontri tra francesi e spagnoli
che si protrasse fino all'avvento di Carlo V d'Asburgo sul
trono di Spagna. I centri salentini si schierarono da una
o dall'altra parte ma Tricase rimase fedele al governo degli
Aragonesi meritandosi alla fine della guerra alcuni benefici
economici.
Questo non gli evitò di vedersi comprata più
volte: fu dei Benavola per 4.000 ducati, dei Castriota-Scanderberc
che la vendettero ai Pappacoda (1569), dei Santabarbara (1588)
che la vendette lo stesso anno ai principi Gallone
i quali amministrarono Tricase dal 1558 al 1806, anno dell'abolizione
della feudalità per volere del fratello di Napoleone
Bonaparte, salito al trono di Napoli.
Nel '700 Tricase come altri centri pugliesi
soffrì per il ripetersi di epidemie
e carestie che impoverirono la popolazione.
Nel 1807 la parte a mare di Tricase occupata
dai Francesi venne attaccata via mare dalla flotta inglese.
Dopo i moti risorgimentali contro il governo dei Borboni
Tricase entrò nel Regno d'Italia nel
1861.
In città si può visitarne uno di epoca trecentesca,
trasformato nel '500 in una dimora storica: Palazzo
Gallone.
Altri castelli, costruiti durante il periodo di dominazione
della corona spagnola in meridione, si trovano nelle vicine
località di Caprarica (1524), Tutino (1580), Andrano
('500) e Depressa (1548).
La Chiesa matrice, di epoca barocca, conserva
al suo interno interessanti opere di Jacopo Palma il Giovane
e si erge di fronte alla chiesa di S. Domenico
(1677), anch'essa barocca.
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