POGGIARDO
Piccolo centro agricolo della
penisola salentina, Poggiardo offre lo spunto
per una visita culturale al suo centro storico e l'occasione
di approfondire la conoscenza della cultura messapica visitando
il Parco Archeologico di Vaste.
Vaste fu abitata fin dall'età del ferro e raggiunse
il suo massimo sviluppo verso la metà dei IV
sec. a.C. dopo la sconfitta della colonia greca di
Taranto per mano dei Messapi.
Di questo periodo sono stati rinvenuti una necropoli e tombe
con corredi funerari. Famoso l'Ipogeo delle Cariatidi,
una tomba ornata da un arco sorretto da quattro cariatidi.
Divenne poi romana in seguito alla sconfitta della lega
greco-messapico comandata dal re Pirro (265
a.C.) seguendo il corso storico della Repubblica
e dell'Impero al termine del quale si scatenarono le invasioni
barbariche dei Visigoti e dei Vandali.
La città fu tra le prime ad essere convertite al cristianesimo
perché il Salento, per la sua posizione geografica,
era il punto naturale di arrivo degli apostoli e dei primi
cristiani in arrivo dalla Terra Santa.
Quattro chiese disposte su 4 livelli differenti
databili al V, VI, VII e IX secolo e forse dedicate a S.Stefano
sono state rinvenute durante scavi recenti.
Dopo la breve esperienza nel Regno Ostrogoto (496-535) e la
guerra greco-gotica (535-553) Bastae divenne
centro bizantino per molti secoli. Durante questo periodo
il Salento vide l'arrivo di monaci basiliani
in fuga dalla politica iconoclasta inaugurata
da Leone III l'Isaurico a partire dall'anno 725
ed il conseguente fiorire dell'arte religiosa ipogea.
Questa sua appartenenza all'Impero Romano d'Oriente
la pose al cento degli scontri tra Normanni e Bizantini a
partire dall'XI secolo fino al triste epilogo:
la sua distruzione per mano del normanno Guglielmo
il Malo nel 1156.
È da qui che partì la storia di Poggiardo,
dalla distruzione di Bastae e degli ultimi 3 casali (Soranello,
Puzze e Casicalvi) superstiti. Gli abitanti affidarono la
scelta ad un bue decidendo che avrebbero
edificato il nuovo centro nel luogo dove l'animale si fosse
fermato a pascolare.
Passata sotto gli Svevi (1194)
e poi sotto gli Angioini (1266),
Poggiardo conobbe un certo sviluppo
dovuto ai benefici ottenuti per essersi schierata a favore
degli ultimi. Di quest'epoca è l'edificazione del primo
nucleo del castello.
La cittadina fu poi degli Aragonesi (1442-1502)
sotto il cui dominio furono costruite le mura . Passò
agli Spagnoli (1506-1734) divenendo sede
vescovile nel 1537 ed accrescendo la sua importanza tra i
centri pugliesi. Infine fu sotto i Borboni
i quali la amministrarono fino al momento dell'unificazione
al Regno d'Italia (1861).
Poggiardo svela subito la sua anima
di borgo storico attraverso i numerosi palazzi nobiliari
del centro (Palazzo Episcopo, Palazzo Circolone, Palazzo Cotrino,
Palazzo Sticchi) e il suo massimo esempio di architettura
civile che è Palazzo Ducale Guarini.
Edifici religiosi di rilievo artistico sono la barocca Parrocchiale
con facciata in stile rococò e la Madonna della Grotta.
Usciti dal paese, si può visitare la Chiesa
Rupestre dei Santi Stefani che conserva al suo interno
preziosi affreschi medievali.
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