SIPONTO
A soli 2 chilometri da Manfredonia
e lungo la costa adriatica si trovava Siponto,
antica città dauna che fu distrutta da un terremoto
nell'Alto Medioevo. Dal progetto della sua ricostruzione,
decisa dal re Manfredi, nacque Manfredonia.
Il posto si chiama oggi Lido di Siponto ed
è una meta turistico e balneare.
Fondata dai Dauni, uno dei tre ceppi in cui
si differenziò la popolazione di origine illirica giunta
sulle coste della Puglia alla fine
dell'età del Bronzo, nella zona di
Masseria Cupola, Siponto aveva già nel VII secolo a.C.
notevoli scambi commerciali con i popoli del bacino Mediterraneo.
Di questo periodo sono state rinvenuti resti di capanne costruite
su pali e ricchi corredi funerari di oro e argento.
Successivamente la città entrò nell'orbita commerciale
delle potenti colonie greche della Puglia
e subì un processo di ellenizzazione
dei costumi in breve tempo.
Nel 335 a.C. fu uno dei centri conquistati
da Alessandro I il Molosso sbarcato in Italia
con l'intento di unificare in un unico regno tutto il meridione.
Durante gli scontri della Seconda Guerra Punica
Siponto fu conquistata da Annibale il quale
dovette cedere ai Romani nel 194
a.C. che eressero mura difensive per proteggere il
porto.
Durante l'impero assunse particolare importanza come porto
commerciale della Puglia settentrionale prosperando
per molti secoli con i commerci marittimi.
Nel II secolo d.C. la città fu collegata
alla via Traiana.
L'avvento del cristianesimo fu fulmineo per
le coste pugliesi, zona di sbarco di apostoli e santi nella
rotta per Roma, e
Siponto fu certamente presto convertita.
Del IV secolo è la costruzione della
Basilica Paleocristiana ad una navata, testimone
di un periodo di ricchezza e splendore. Divenne sede
vescovile quasi subito. Del 465
è la notizia di Felice vescovo.
Fu centro ostrogota e bizantino
dopo la guerra greco-gotica (535-553) ma per la sua particolare
posizione geografica ed importanza commerciale divenne obiettivo
del ducato longobardo di Benevento.
Passata ai Longobardi dal VII al
IX secolo Siponto visse alle dipendenze di Benevento
e in forte relazione col Santuario
di Monte S.Angelo.
I Bizantini la riconquistarono nel IX
secolo e la amministrarono fino all'arrivo dei Normanni
nel 1039 divenendo contea.
Nel 1053 Papa Leone IX la mise alla dipendenze della diocesi
di Benevento ma già nel 1069 acquistò
nuovamente la sua autonomia divenendo una delle diocesi
più potenti della Puglia.
Fenomeni di bradisismo causarono un lento
ma inesorabile impaludamento della città la quale fu
distrutta quasi completamente da un terremoto
nel 1223.
Nel 1256 il re svevo Manfredi,
figlio di Federico II e Bianca Lancia, durante una battuta
di caccia a cavallo s'imbatté nelle sue rovine e volle
la sua ricostruzione pochi chilometri a sud. Nacque Manfredonia
e la popolazione di Siponto si trasferì di buon grado
nella nuova città.
Siponto venne abbandonata e la sua rinascita come centro
balneare avvenne solo a metà del XX secolo
dopo una lunga operazione di bonifica delle paludi.
Da non perdere la visita alla chiesa di S.Maria Maggiore
di Siponto, costruita nell'XI secolo su un precedente
edificio di epoca romana. A fianco della chiesa vi sono i
resti di una basilica paleocristiana del
IV secolo.
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