TARANTO
Conquistata dai Normanni di
Roberto il Guiscardo (1063), divenne capoluogo di un vasto
principato. Il principato di Taranto, ricostituito dall'imperatore
Federico II per il proprio figlio naturale Manfredi (1240),
divenne nel 1294 appannaggio di Filippo, figlio di Carlo II
d'Angiò. Dopo un vano tentativo di darsi ai Veneziani
(1496), la città fu sottoposta ad assedio da Consalvo
di Cordova nel 1501, durante il conflitto franco-spagnolo
per il trono di Napoli. Difesa dal principe ereditario, Ferdinando,
duca di Calabria, Taranto venne espugnata soltanto nel 1502.
Fortificata dagli Spagnoli, più volte attaccata dai
Turchi (in particolare verso la fine del XVII sec.), la città
si segnalò durante i moti antispagnoli del 1647-1648
insorgendo contro la nobiltà locale. Conquistata dai
Francesi nel 1801, fu ulteriormente fortificata da Napoleone
che ne fece una munita base navale contro gli Anglorussi.
Entrata, con la Puglia, a far parte del regno d'Italia (1861),
Taranto vide valorizzata la sua favorevole posizione strategica
naturale con la creazione dell'arsenale militare (iniziato
nel 1883 su progetti rielaborati dell'ammiraglio Saint-Bon).
Durante la prima guerra mondiale fu la principale base della
flotta italiana. All'inizio del secondo conflitto mondiale,
nel novembre 1940, la base navale fu improvvisamente attaccata
da aerei inglesi. Il 9 settembre 1943 vi sbarcarono con un'azione
di sorpresa reparti inglesi dell'8ª armata. Il 23 settembre
a Taranto venne firmato tra l'ammiraglio italiano De Courten
e l'ammiraglio inglese Cunningham un accordo in base al quale
le forze navali italiane, sotto il controllo del governo Badoglio,
entrarono in linea a fianco degli Alleati.
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